venerdì 16 gennaio 2015

Efficientamento Energetico: una buona prassi e un imperativo normativo europe

Il contesto economico attuale, che vede l’Italia pagare prezzi tra i più alti in Europa per l’energia elettrica e il gas, e il rispetto del Pacchetto climaenergia 202020, (-20% emissioni di gas serra; 20% di energia prodotta da fonti rinnovabili; -20% di consumi energetici finali) impongono alle aziende di ripensare ai loro costi energetici per mantenere competitività sui mercati internazionali.

 
Fare efficienza significa ridurre i consumi a parità di attività svolte, nel rispetto delle norme di sicurezza e di confort dei luoghi di lavoro, quindi significa agire su più aree di intervento, dalle più immediate come il comportamento dei dipendenti, alle più complesse come l’ottimizzazione di processi e impianti, utilizzando tecnologie più efficienti
 
L’efficienza energetica è un’attività che incide trasversalmente su più funzioni aziendali, che impone agli energy manager forti doti sia manageriali sia tecniche. Le aziende non trovano sul mercato il supporto necessario alle attività di energy management. Il contesto esterno mostra una realtà frammentata, composta perlopiù da piccoli fornitori specializzati nella vendita di singole tecnologie che troppo spesso vengono proposte come unica soluzione per ridurre i consumi, senza che vi sia una reale visione di insieme delle necessità del cliente.
 
Il contributo di esperti permette alle aziende di ottimizzare innanzitutto il costo di acquisto dell’energia che costituisce il primo passo di un intervento di efficienza energetica complessivo,  con un risparmio medio contabilizzato a consuntivo dell’12-15%, con punte oltre il 20% e successivamente accompagnare l’azienda alla scelta dell’investimento più conveniente per la riduzione dei consumi.
 
Come si stanno attrezzando le aziende italiane
Le aziende più energivore, soprattutto del settore industriale sono le più attrezzate nella predisposizione di un piano di risparmio sui prezzi e sui consumi poiché l’incidenza della spesa energetica costituisce un delicato fattore competitivo. Tuttavia anche le PMI si stanno accorgendo dell’importanza di tenere sotto controllo questa voce di costo almeno ponendo attenzione ai prezzi di acquisto fruttando l’opportunità della liberalizzazione del settore. Tuttavia, meccanismi di poca trasparenza delle bollette e delle regole del libero mercato induce molti operatori ad utilizzare consulenti esterni specializzati.
La scelta
La scelta dipende dalla struttura e dalla dimensione della società e deve essere fatta dopo un’attenta valutazione di ogni aspetto. L’efficienza energetica ha una doppia corsia di intervento:
  1. Ottimizzazioni delle Tariffe (Analisi dei contratti di acquisto, Riconciliazione fatture, controllo tariffe e controllo consumi)
  2. Ottimizzazioni dei Consumi (Riduzione e Autoproduzione)
 
Mentre l’ottimizzazione dei consumi attraverso la riduzione e l’autoproduzione comporta un’attività di analisi molto delicata e di medio termine che include anche scelte d’investimento significative, l’analisi e l’ottimizzazione delle tariffe è il primo passo da compiere in ogni azienda.  
I compiti principali degli analisti consistono in:

  • Analisi Contratti di fornitura in essere
  • Riconciliazione fatture
  • Controllo tariffe
  • Ricerca sul mercato delle opportunità di risparmio con fornitore attuale e/o alternativi
  • Scelta della soluzione migliore e implementazione nuovo contratto
  • Follow up 12 mesi
 
Al cliente vengono così presentate le migliori offerte per la fornitura di energia elettrica e gas disponibili sul mercato, lasciandogli la totale libertà di scelta sul fornitore.

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